VINCENZO MARIA OREGGIA

BIOGRAFIA, LIBRI, RECENSIONI, INCONTRI, REPORTAGE

giovedì 1 febbraio 2024

LUIGI MENEGHELLO - LIBERA NOS A MALO - RIZZOLI BUR CONTEMPORANEA

È stato curioso leggere in Africa questo libro, che è una sorta di trattato etnografico in forma narrativa e poetica sul quotidiano vivere di un borgo nel vicentino degli anni Trenta. I giorni che racconta Meneghello sono sospesi nell’aura magica e infantile del ricordo e doppiamente stregati da quella lingua primigenia che è il dialetto. Sono i giorni di una piccola comunità legata ai ritmi delle primarie necessità dell’esistenza. Leggere “Libera nos a Malo” è stato curioso, sì, ma non così avulso da ciò che può accadermi intorno, non tanto nei contaminati ambienti metropolitani, quanto nei villaggi calmi e tutto sommato ancora arcaici della brousse. È proprio qui che la sostanza di una lontana Italia microprovinciale sopravvive sotto pelli, colori e climi differenti: qui, a esempio, che “la fatica”, o il ciclico lavoro di sussistenza, mantiene intatto il suo pieno senso.

 


Giusto un passo per ricordare Luigi Meneghello e quel suo mondo custodito in altre forme e in altri luoghi della terra:

“Il paese di una volta aveva un suo pregio: formava una comunità umana modesta ma organica. Ci conoscevamo tutti, il rapporto tra i vecchi e i giovani era più naturale, il rapporto tra gli uomini e le cose era stabile, ordinato, duraturo. Duravano le case, le piccole opere pubbliche, gli arredi, gli oggetti dell’uso: tutto era incrostato di esperienze e di ricordi ben sovrapposti gli uni agli altri. Gli utensili domestici avevano una personalità più spiccata, si sentiva la mano dell’artigiano che li aveva fatti; la parsimonia stessa del vivere li rendeva più importanti. Perfino i giochi dei bambini erano più seri: meno giocattoletti di plastica, meno sciocchezze. Tutto costava e valeva di più: perfino le palline “di marmo”, le figurine con cui si giocava erano tesori.” (Libera nos a Malo, pag. 173-174)        

giovedì 25 gennaio 2024

GEORGE SIMENON - COLPO DI LUNA - ADELPHI EDIZIONI

L'efferatezza dei coloni in Africa, l'allucinato spaesamento del giovane protagonista che sbarca in una terra quasi vergine, una storia di attrazione torbida e invincibile, un'economia di stile straordinaria: mi meraviglio spesso di fronte alla maestria del grande Simenon, che qui si esprime in un romanzo per certi versi atipico, scritto con la sua rapidità ispirata di ritorno da un viaggio di due mesi in Gabon.

Siamo nel 1933, ma dopo più di novant'anni non c'è il segno di una sola smagliatura.

martedì 23 gennaio 2024

LA VITA DELLE PAROLE, CORSO DI SCRITTURA CREATIVA, PROSSIME DATE DA FEBBRAIO 2024

 Per informazioni su luogo, modalità di iscrizione o altro contattare il numero in locandina.




domenica 12 marzo 2023

Liberiamo tutti gli esseri umani

Mi chiedo quando questi politici e queste ingolfate istituzioni si stancheranno di contare i morti e prenderanno l’unica soluzione possibile. Siamo tutti esseri umani e i diritti fondamentali non dovrebbero dipendere dai privilegi del ceto e dalle condizioni di nascita. Se io posso viaggiare senza visto di ingresso in molti paesi africani non c’è motivo per cui un africano o chiunque altro non possa venire senza visto da me. Non lasciamo più morire gente per mare. Leviamo gli ingiusti paletti burocratici. È il solo modo per dare una svolta all’immane tragedia cui stiamo assistendo. Un biglietto d’aereo costa cinque volte meno del prezzo deciso dai trafficanti. Ognuno ha il diritto di andare dove vuole, di provare a vivere dove vuole. Non mentiamoci più. Su questo osceno business stanno lucrando le mafie di decine di paesi insieme alle rappresentanze diplomatiche che rilasciano costosi documenti di transito e molti altri soggetti di questa inumana filiera. Riflettete bene, con una mano sulla coscienza che tutti noi dobbiamo avere, e adoperatevi perché quella che i ciechi o gli ipocriti liquidano come utopia diventi realtà.

giovedì 12 gennaio 2023

LA VITA DELLE PAROLE - CORSO DI SCRITTURA CREATIVA CONDOTTO DA VINCENZO MARIA OREGGIA

Sono aperte le iscrizioni al nuovo corso di scrittura "La vita delle parole". Otto lezioni che inizieranno il prossimo 15 febbraio presso l'Ospitale delle Associazioni, a Grottammare Alta.


Ogni scrittore è innanzitutto un lettore. L'esercizio a migliorare le proprie capacità espressive passa attraverso l'amore per la lingua della letteratura. Attenzione alla parola, in primo luogo, allenandosi a riconoscere le singolarità stilistiche che rendono un testo letterario intensamente espressivo, capace di moltiplicare i suoi significati secondo le modalità proprie dell'arte narrativa. Un lettore comune fa esperienza dello scarto tra forma comunicativa ed espressività linguistica riassumendolo in giudizi quali mi piace, non mi piace, non mi ha interessato, mi sono annoiato. Obiettivo primario è quello di chiarire le ragioni linguistiche di questa approvazione o disapprovazione, trasformando il lettore comune, grazie a un ascolto profondo del testo, in lettore creativo. Comprendere, nello specifico delle scelte stilistiche, perché alcuni scrittori siano pietre miliari della nostra cultura e come abbiano inciso sulla nostra sensibilità è momento cruciale verso un grado di attenzione alla lingua che ne rende possibile un impiego artisticamente maturo. All'analisi di pagine di maestri moderni e contemporanei accosteremo quelle in cui scrittori del calibro di Flannery O'Connor, E.M. Forster o Raymond Carver hanno riflettuto sul mestiere di scrivere. Dopo questa fase di minuziosa auscultazione del testo passeremo allo studio della macrostruttura dell'opera - personaggi, ambiente, trama, dialoghi, tempo della narrazione - illustrando le diverse strategie compositive. Nella seconda parte del corso sarà dato maggiore spazio alla fase laboratoriale, in cui scritti prodotti dai partecipanti verranno sottoposti a una sorta di editing collettivo guidato dal docente al fine di migliorarne le caratteristiche espressive.